Di Alfonso Ciacco – Referente Tirocini inclusivi Auser
Referente:
Alfonso Ciacco
Tel: +39 339 121 7704
mail: ciacco47@gmail.com – a.ciacco@auserbologna.it –
Antonella Lazzari
tel: +39 320 434 0238
lazzari.antonella@gmail.com
L’esperienza di Auser e Ventaglio di Orav
Un’esperienza portata avanti da più di un decennio da due associazioni con grande sensibilità per l’inclusione sociale. La mission è nei confronti di persone con disagio psichiatrico lieve e nei confronti di persone con disagio socio economico. Il fine è di promuovere il recupero e il miglioramento delle capacità e delle abilità personali e di promuovere educazione ambientale.
Per prevenire il rischio di emarginazione e discriminazione, si favoriscono occasioni di incontro e socializzazione, eventi culturali e conviviali, formazione e informazione e soprattutto attività lavorative agricole insieme, come ad esempio orticoltura, agricoltura, apicoltura e cura del verde nei parchi pubblici della collina.
L’agricoltura è sociale e solidale, ma è anche sperimentale, condotta sotto la guida di CNR e Università e mira e reintrodurre le coltivazioni autoctone della collina bolognese: vitigno Negrettino bolognese, Ulivo bolognese, Carciofo Violetto di San Luca, ecc. Pertanto, attività agricole rispettose dell’ambiente, poco energivore, in assenza di sostanze chimiche e quindi non inquinanti.
Le attività agricole vengono svolte tutti i giorni, di mattina, dal lunedì al venerdì. I partecipanti alle attività sono otto utenti dei servizi psichiatrici e dei servizi sociali, tutti inseriti in progetti di tirocinio inclusivo, con Auser come soggetto ospitante. I volontari sono circa una decina. Si producono ortaggi, miele, passata di pomodoro, olio, lavanda e varie piante aromatiche, uva e, in futuro, vino, essendo stato messo a dimora un vigneto di circa 400 piante. Il Podere è di proprietà del Comune di Bologna, in via Gaibara 1, sui colli di Bologna, vincolato a scopi sociali e dato in concessione dal Quartiere Santo Stefano con apposito bando e relativo progetto pluriennale. Oltre al lavoro agricolo, caratterizzato in modo sociale e solidale, si va settimanalmente a ripulire il verde nei cinque parchi della collina bolognese e, dopo aver ripulito, si fa anche opera di rieducazione ambientale. Cioè, si va a convincere i frequentatori dei parchi che i vuoti delle cose che loro portano su in collina sono più leggeri di quando li hanno portati su pieni e quindi dovrebbero acquisire la buona prassi di riportarseli a casa, magari facendo poi a casa la dovuta differenziata, con maggiore comodità.
Presentiamo in alcuni mercatini ciò che produciamo, miele, passata di pomodoro, olio, sacchetti di profumatissima lavanda. Alla cura delle api partecipano in pochi, perché parecchi hanno paura, ma ai mercatini partecipano tutti e serve molto a sapersi porre, socializzare, fare un sorriso, ecc.
L’attività di cura del verde nei principali parchi pubblici collinari è molto importante e produce effetti positivi nell’autostima perché ci si sente protagonisti di un discorso educativo ambientale su un tema oggi molto sentito e di forte valore sociale.
Le risorse vengono dalle donazioni, da autofinanziamento e da progetti che ricevono contributi. Abbiamo un piccolo pulmino con vano di carico acquistato con un contributo della Fondazione Carisbo.
Gli attrezzi agricoli motorizzati, come motozappa, motosega, decespugliatore e tosaerba ci vengono forniti dalla Coop Avola. In passato ne abbiamo acquistati, grazie a contributi e donazioni, ma ci sono stati tutti rubati. La collaborazione con la Coop Avola ci risolve inoltre il problema della necessaria manutenzione e del controllo della sicurezza degli attrezzi e questo ci ripaga del sacrificio di andare a prenderli e riportarli in giornata. Abbiamo anche la possibilità, quando ne abbiamo bisogno, di usare un camion di Auser preziosissimo perché dotato di piano ribaltabile, vetusto in quanto donato da chi lo ha dismesso, ma ancora validissimo per noi.
La collaborazione reale e fattiva con altre associazioni e cooperative in una rete più vasta è molto importante e ci aiuta a socializzare di più, a raggiungere una visibilità maggiore, a promuovere un allargamento fondamentale della base dei volontari e degli utenti, ad usufruire di opportunità e risorse importanti e funzionali.