Dichiarazione di Vilma Nicolini, responsabile Osservatorio Pari Opportunità Auser Nazionale
70 anni fa per la prima volta in Italia, le donne votarono alle elezioni amministrative in 436 comuni, eleggendo 2000 donne nei consigli comunali. Fu il primo atto concreto, dopo anni di lotte, verso una democrazia paritaria. Un percorso ancora non completamente compiuto se oggi l’Italia si trova al 71esimo posto su 136 paesi secondo la classifica del Global Gender Gap sulle disuguaglianze di genere.
La bassa valorizzazione delle competenze femminili dimostra che il modello prevalente in Italia è ancora quello patriarcale e sessista, nonostante quel: “senza distinzione di sesso ” scritto nella nostra Costituzione.
L’osservatorio Pari Opportunità di Auser è impegnato a diffondere la cultura di genere, non solo per rafforzare la democrazia nel mondo del volontariato, ma per giungere ad una reale democrazia paritaria e costruire un paese migliore per le donne e per tutti.
Oggi possiamo votare, ci sono riconosciuti diritti al pari degli uomini, abbiamo importanti convenzioni che ci tutelano e godiamo di maggiori libertà da quel 10 marzo 1946. Dobbiamo però calare quanto raggiunto sulla carta nella vita reale, nei linguaggi, nei pensieri e nelle azioni per una piena uguaglianza di genere e la promozione dei diritti, non solo per le donne, ma per tutti